giovedì 2 aprile 2009

GLI ITALIANI E IL VINO – IL PRIMO RITRATTO DEL CONSUMATORE DI VINO IN ITALIA

Ricerca del Centro Studi Veronafiere-Vinitaly
Il vino rimane soprattutto un piacere, da vivere con gli amici o con il partner e da scegliere rigorosamente in base ai propri gusti, anche se la discriminante prezzo è sempre più presente nei criteri di scelta.

Verona, 2 aprile 2009 – Continua l’idillio tra italiani e il nettare di Bacco: oltre sette su dieci (76,3%), infatti, dicono di apprezzare il vino, che per il 42,7% è e rimane un’abitudine quotidiana. Al fianco degli abitudinari, soprattutto tra gli under 30, prevalgono quelli che a un buon bicchiere di vino, non ci rinuncia almeno 2 o 3 volte alla settimana (17,3%). Non mancano naturalmente i veri intenditori, presenti in ogni fascia di età, ma per il 61,8% la conoscenza si limita a 5 etichette. Per tutti però la scelta di cosa bere si basa esclusivamente sul gusto personale (68,8%). Ad essere veramente conosciuti sono i vini del proprio territorio (36,3%), non a caso il primo “luogo di acquisto” sono proprio le cantine vicine a casa (40,2%), seguite naturalmente dalla grande distribuzione. In generale il prezzo influisce sulla scelta del 24% degli intervistati e per il normale consumo domestico il 53,1% non vorrebbe spendere più di 4 Euro a bottiglia. Ma cosa rappresenta il vino per gli Italiani? Per il 56,7% è soprattutto un piacere e un modo perfetto per stare bene insieme agli altri (47,2%). Non solo, è indissolubilmente legato alle occasioni speciali tanto che per il 76,9% non può mai mancare.
È quanto emerge da uno studio promosso dal Centro Studi Veronafiere-Vinitaly e condotto dalla BocconiTrovato&Partners su 1000 italiani (uomini e donne) dai 18 anni in su, intervistati sul loro “rapporto” con il vino, sulla loro conoscenza, sulle motivazioni e sulle abitudini di acquisto e di consumo.

Per tutti il vino è sinonimo di socialità e per la quasi totalità si associa al cibo

Il 76,3% degli intervistati ama il vino e per quanto riguarda le abitudini di consumo emergono tre macro atteggiamenti: gli abitudinari, per i quali il vino è un elemento imprescindibile dal quotidiano (il 42,7% dei consumatori di vino), quelli per i quali il vino si ricollega al divertimento, alla socialità e alle uscite con gli amici, che lo bevono 2 o 3 volte alla settimana (17,3%), per arrivare a quelli che lo bevono una volta alla settimana (14,3%) o due o tre volte al mese (8,7%). In questa tipologia di consumo prevalgono sicuramente gli under 30. Ci sono poi i “bevitori da anniversario”, ovvero coloro che limitano il consumo di vino ad occasioni particolari, feste comandate, ecc., gruppo in cui rientrano coloro che lo bevono una volta al mese (4,2%), o addirittura tre o quattro volte all’anno (12,8%).
Chi è che sceglie la tipologia di vino? Il vino si sceglie in “prima persona” (51,1%) e la scelta del tipo è ancora “prettamente maschile” (67,8% contro il 30,2% di donne) o la si delega agli amici (10,7%, cosa che accade soprattutto gli under 30, con il 25%).
Ma quello che conta, nella percezione degli intervistati, è che il vino è sicuramente qualcosa che viene legato alla socialità: solo il 10,7%, infatti beve anche “da solo” (13,6% uomini, 7,1% donne), mentre quasi 1 intervistato su 2 ha risposto “con gli amici” (48,8%). Per la maggior parte degli intervistati, poi, il momento canonico in cui gustare un buon bicchiere d vino rimane soprattutto il pasto, che si tratti di quello “quotidiano” e casalingo (52,6%) o che ci si trovi a cena con gli amici.

I “veri esperti” (ovvero i Wine Lovers) sono pochi, per molti la conoscenza del vino è limitata a quelli del proprio territorio. Tra i criteri di scelta a dominare è il gusto personale, ma per 1 su 4 il prezzo sempre più importante


Ben un italiano su tre dice di non avere conoscenze in fatto di vini (33%, e soprattutto le donne con il 43,5%) e chi dice di conoscere i vini del proprio territorio, ma di conoscere poco o molto poco i vini provenienti da altre zone d’Italia (36,6%, cosa che accade soprattutto nel Nord Est, con il 41,6%). Situazione che si rispecchia nelle scelte di acquisto: il 56,6% sceglie un vino italiano, ma il 41,5% specifica che nella sua scelta prevalgono quelli del proprio territorio.

Di fatto i Wine Lovers, ovvero i super appassionati, sono una piccola percentuale di chi beve vino: il 6,4% di uomini e il 2,7% di donne dice di essere un gran intenditore, sia per quanto concerne i vini italiani che quelli stranieri, non a caso è il 7,8% di uomini e solo l’1,6% di donne dichiara di conoscere la provenienza, gli abbinamenti, le caratteristiche, ecc. di più di 20 vini. Quasi 9 intervistati su 10 conoscono al massimo 10 etichette: il 61,8%, infatti dice di conoscerne tra 1 e 5, a cui si aggiunge il 26,2% che ne conosce bene tra 6 e 10.

E in tema di “prezzo”, quanto vorrebbero spendere per una bottiglia destinata al consumo “domestico”? Se i super appassionati, fino allo scorso anno, per una bottiglia da grandi occasioni erano disposti a spendere centinaia di Euro, quando si parla della media dei consumatori e di una bottiglia da bersi tutti i giorni, le cose cambiano radicalmente. Il 53,1%, infatti indica tra i 2 e i 4 Euro (addirittura il 20,7% starebbe volentieri sotto i 2 Euro). Il 17,3% prevede tra i 4,5 e i 6 Euro, ma solo il 2,6% sarebbe disponibile a spendere tra gli 8,5 e i 10 Euro, per non parlare del fatto che è l’1,4% che andrebbe sopra i 15 Euro.
E proprio per risparmiare (oltre alla propensione per acquistare soprattutto vini del proprio territorio), il 40,2% sceglie di acquistare il vino in “cantina” (e in questo caso prevalgono leggermente le donne e chi abita nel Nord Est, con il 46,7%, dove per altro le aziende produttrici sono più velocemente raggiungibili rispetto a ciò che accade in altre zone) o in GDO (39,1%). Terzo posto per le enoteche, con il 15,2%, seguite da drogherie (3,3%) e televendite e telepromozioni (1,3%)

Comunicato stampa del Servizio Stampa Veronafiere
Tel.: + 39.045.829.82.42 – 82.85 – 82.10
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