Associazione Le Donne del Vino del Friuli Venezia Giulia: luglio 2012

martedì 24 luglio 2012

Sogno di una notte di mezza estate

No, non è il titolo della famosa commedia di Shakespeare, ma un invito. Un invito rivolto a tutti coloro che per un giorno vogliono diventare i giudici di un contest enologico davvero attesissimo ovvero quello che propone ViniBuoni d'Italia nella splendida location di Villa di Toppo Florio a Buttrio dal 26 al 28 luglio.
L'occasione è la "nomination" delle Golden Star che di diritto partecipano alla selezione finale per l'attribuzione della Corona, ambito premio che conferisce ai vitigni autoctoni d'Italia la categoria di re o regina tra i vini più veri, autentici e sinceri prodotti dai tanti vignaioli presenti lungo lo stivale e che quest'anno sarà proclamato anche a seguito del giudizio del pubblico.

Scarica l'invito alla cena di gala della serata finale

Continua a leggere...»

sabato 21 luglio 2012

DiVino in piazza

Una serata di allegria tra assaggi di vini friulani e sloveni è quella che la nostra Erika Butussi presenzierà il prossimo venerdì 27 luglio a Manzano (UD). DIVINO IN PIAZZA, così si chiama la piacevole manifestazione estiva che ospiterà nel cuore del triangolo della sedia alcuni produttori accomunati dalla proposta di vini spumanti. A deliziare i palati anche i formaggi francesi e italiani e una carellata di salumi proposti per dare colore e sapore....sarà uno squisito evento a cui non mancare, un'occasione per un fresco aperitivo in vista del weekend...

mercoledì 11 luglio 2012

Bollicine, bollicine.....(e perchè non si può dire?)

D'estate si sà, tornano gli appuntamenti estivi dedicati ai vini spumanti, quei vini che in questi ultimi anni stanno aumentando vertiginosamente la loro notorietà e appeal.
Dopo il FullMoon Party di Grado tocca ora a Vino-web che ci propone due occasioni per ritrovare molti vignaioli friulani, altrettante cantine italiane e ovviamente alcune delle nostre vignaiole Donne del Vino.

Villa Policreti & White Party - 13 luglio

WHITE PARTY - venerdì 13 luglio a partire dalle ore 20 a Villa Policreti di Aviano è l'occasione per incontrare e rincontrare le bollicine "nostrane". Tra i presenti l'inossidabile Elisabetta Puiatti con i suoi metodi classici per deliziare i palati dei presenti!!

Hotel Villa Policreti
Castel D'Aviano - Aviano (PN)
Tel. 0434660565
Entrata Euro 25

Notturno diVino al Napoleone - 18 luglio

NOTTURNO DIVINO - mercoledì 18 luglio presso il Ristorante Napoleone a Castions di Strada. Si rinnova l'appuntamento inaugurato lo scorso anno dedicato alle grandi "bollicine"....un 'occasione per ritrovare Puiatti e Castelvecchio, tra le nostre e una serie incredibile di altri spumanti metodo classico e charmat italiani.

Ristorante Napoleone
Castion di Strada (UD)
Tel. 0432 768025

Gli eventi sono organizzati da Easy vini - Mistervino cell. 3319812602

E dunque, sfatando chi...ma non si capisce bene perchè....non le vuole più chiamare bollicine, Vi auguriamo un luglio pieno pieno di bollicine, quelle allegre, divertenti, fresche e dissetanti, gustosissime con il pesce e le verdure, quelle che allettano i palati, viziano le donne e rallegrano il cuore di tutti!!!
E buona estate!!!!!!!

lunedì 2 luglio 2012

Itinerari....cittadini

Loggia di San Giovanni in Piazza Libertà - Udine

Una splendida iniziativa per conoscere ed apprezzare la città che arriva direttamente dalla nostra amica Mariapaola Frattolin di ITINERARIA.
Tantissime le date proposte, per approfittare di una giornata in cui non avete voglia di poltrire sul divano, ma volete prender aria e godere delle bellezze artistiche di una città, piccola si, ma dalle mille risorse.....!
Questo e molto altro è UDINESTATE 2012, la serie di ITINERARI GUIDATI ALLA SCOPERTA DELLA CITTA' DI UDINE che si svolgono tutti i mercoledì e i venerdì fino al 10 agosto 2012
Continua la lettura per conoscere tutto il programma.

Continua a leggere...»

ASSOCIAZIONE NAZIONALE LE DONNE DEL VINO

Delegazione del Friuli Venezia Giulia
VinO…si, però: La vigna, La vite, L’ uva, La vendemmia,
La botte, La bottiglia, L’ etichetta, …

per tacere di tutti i procedimenti di vinificazione (La vinificazione, appunto) che portano dalla prima all’ultima. Ironia a parte, c’è tutto un mondo femminile dietro / dentro un bicchiere di vino. L’Associazione, nata nel 1988, è oggi tra i sodalizi più attivi e vivaci nel panorama dell’enogastronomia e tra le espressioni più interessanti dell’imprenditoria femminile. Oltre 700 le iscritte su tutto il territorio nazionale, oltre una settantina nel solo Friuli Venezia Giulia. Produttrici, Ristoratrici, Enotecarie, Sommelier, Enologhe, Giornaliste, Comunicatrici, ciascuna con la sua storia: da chi ha mosso i primi passi tra le vigne e oggi è alta quanto quelle viti, a chi è caduta nella botte da piccola (e ne ha bevuto la pozione magica) a chi in cantina ha avuto un colpo di fulmine e con umiltà e fantasia ci ha costruito intorno una nuova vita. Condividiamo tutte la fortuna di vivere un mondo ricco di impegni ma anche di suggestioni, a cui cerchiamo di apportare fantasia, coraggio e concretezza, portando avanti con entusiasmo e molto senso pratico progetti comuni e obiettivi condivisi. Corsi di cucina, seminari di avvicinamento al vino, degustazioni, eventi diversi, piccole pubblicazioni, manifestazioni benefiche, … è quanto mettiamo in campo per avvicinare a questo mondo color vino quanti vogliano goderne con consapevolezza, curiosità e leggerezza...(Sabina Maffei)

Delegata Regionale FVG 2012-2013:

Cristiana Cirielli Scandolara

cell 3296692162

e-mail ciriellicris@yahoo.it

Via Chiesa n. 1 di Vallenoncello

33170 Pordenone

Riferimenti di Delegazione:

ledonnedelvinofvg@gmail.com

www.ledonnedelvinofvg.it

L’aquaphile

Ero letteralmente pazzo di quella donna.
Per lei, per lo splendore divertito dei suoi occhi umidi di acuta intelligenza, per la sua voce rotta, greve e bassa, appagata di lussuria, per il suo sedere furibondo, per la sua cultura, per la sua tenerezza e per le sue mani, io mi sentivo un folgorante giovincello, pronto a sollevare impossibili massi per intagliarvi delle cattedrali in cui sarei entrato con i miei stivali a cavallo di un irresistibile sauro, pazzo, anche lui.
Per lei, nelle sere di usura casalinga in cui la routine appesantisce gli slanci familiari, erodendo fino al cuore i desideri coniugali, io mi vedevo con spavento abbandonare la madre dei miei figli, i miei figli stessi, il mio gatto primordiale e addirittura la mia cantina dalla volta umida e pallida, che odora di legno vecchio, di sughero e di sarmenti spezzati, la mia cantina indispensabile e segreta, dove parlo al mio vino quando la mia testa è sofferente, la mia cantina che non rischiaro che alla luce di una candela per il timoroso rispetto delle tradizioni perdute e della vita che scorre nei mille flaconi dai magici nomi di castelli occitani e di casate burgunde.
Per questa donna, dalla commovente quarantina che tre piccole rughe graffiano appena, tre paillettes intorno ai suoi sorrisi ancora da ragazzina, per questo frutto dal cuore maturo me non ancora caduto, per il suo nido vittoriano e per il divano nero su cui comprendevamo Dio ascoltando Mozart, per il velluto Guerlain intorno alla sua pelle, per la calma fermezza della sua camminata Dior di seta nera, per la sua virilità nel modo di tenere una Gauloise e per i suoi seni arroganti, sempre in piedi, anche nel più pericoloso degli inchini meno confessabili, per questa donna infinitamente inabituale, io mi sentivo sul punto di rinnegare le mie pantofole.
Vi dico che era infinitamente inabituale.
Per esempio mi parlava spesso in latino, per reazione feroce alla trascuratezza della lingua di casa nostra, che l’anglomania scortica a morte. I nostri dialoghi erano folli:
- quo vadis domine?
- Etoilla matelus?
In sua presenza non era raro ch’io gozzovigliassi, così, senza finezza, nella vaga speranza di nascondere sotto il mio naso rosso il turbamento profondo di essere con lei.
Lei aveva spesso la bontà di riderne, esibendo all’improvviso i suoi brillanti canini in un lampo bianco sovracuto che mi mordeva il cuore.
Ne ero pazzo, vi dico.
Quel 16 ottobre quindi, la portai a pranzare nell’antro bordolese di un truculento salsiere che non serve che sei tavoli in fondo ad un’impasse addormentata del XVe, dove ho le mie abitudini. Ci rivedo, mentre degustavamo dei delicati boleti neri, celebrando l’autunno, romantici e gravi, d’una gravità di amanti crepuscolari. Lei mi guardava, pallida e serena come quella bambina scandinava che avevo intravisto assorta sulla tomba di Stravinski in un mattino freddo di Venezia.
Ero sul punto di dire cose all’acqua di rose quando arrivò il sommelier.
Avevo ordinato un Figeac 71, il mio Saint-Emilion preferito. Introvabile, sublime. Rosso e dorato come pochi tramonti sanno essere. Profondo come un la minore di contabbasso. Splendente come un orgasmo al sole. Più lungo in bocca di un finale di Verdi. Un vino così grande che Dio esiste alla sua sola vista.

Lei ci ha messo dentro dell’acqua. Non l’ho mai più amata.

Da Chronique de la haine ordinaire, Pierre Desproges
Liberamente tradotto da Sabina